Uno spettacolo di MOTUS
con il sostegno di Regione Toscana
«Un popolo senza memoria è un popolo senza futuro»
Luis Sepulveda
La memoria aggrega, è il collante che unisce generazioni, la memoria è la base della storia e del civismo. Spesso la memoria cambia forma, muta la sua pelle, si plasma a seconda della forma e dei contesti. L’arroganza e la strumentalizzazione possono attenuare, velare e perfino reindirizzare la memoria facendo leva sull’ignoranza in modo da rimuovere responsabilità individuali e collettive. Ed è per questo che la memoria va custodita e curata ogni giorno come bene comune dell’umanità.
“Dopo la Seconda Guerra Mondiale, dichiarazioni solenni, come la Carta dell’ONU e poi quella dei diritti umani hanno segnato uno spartiacque irreversibile. Da allora un’altra storia è invocata, pretesa, possibile. Ma bisogna produrla ogni giorno. La memoria, di ciò che non deve più essere, è il fondamento del nuovo. È un bene comune dell’umanità. Prima, umanità non c’era. Ora, con la cura gelosa di questo bene, si custodisce un seme. La solidarietà umana può svolgersi, può dare frutti. Far valere principi e pari dignità. Tradurre in presenze e valori operanti quello che per miliardi di uomini era – ed è – ancora speranza.” Giuseppe Cotturri
Concept e Drammaturgia | Rosanna Cieri |
Coreografia | Simona Cieri |
Musiche |
autori vari |
Danzatori |
Martina Agricoli, Paloma Biagioli, Giovanni Consoli, Roberta Morello, Mattia Solano |
Assistenza tecnica | Giampaolo Loddo |
Organizzazione | Micol Viti |
Ufficio stampa | Greta Sartarelli |
Regia |
Rosanna e Simona Cieri |
Produzione | MOTUS con il sostegno di Regione Toscana |