Ha fatto il giro del mondo l’immagine di Vedran Smailović che nel 1992 suona il violoncello tra le macerie della semidistrutta Biblioteca Nazionale di Sarajevo, uno dei simboli più forti della ricchezza culturale e dell’indole pacifica e multietnica della città. Ispirandosi a questa immagine, stasera la Compagnia italiana MOTUS di Siena realizza, proprio all’interno della Vijecnitsa, uno spettacolo che, nel 25mo anniversario dei tragici eventi, intende trasmettere un messaggio di pace e riconciliazione, contro ogni forma di discriminazione e la tentazione di erigere nuovi steccati politici, sociali, linguistici e culturali. Lo spettacolo sarà replicato il 27 settembre presso il Teatro Nazionale di Tuzla. L’opera, dal titolo DIS-CRIMINE, sarà arricchita dall’esibizione del violoncellista Andrea Rellini, autore delle musiche dello spettacolo, e costituisce la seconda iniziativa della V Stagione della cultura italiana in Bosnia-Erzegovina, organizzata dall’Ambasciata d’Italia con i propri partner locali, a partire dal Comune di Sarajevo……………….