La “Free Fire Zone” è un’area che si suppone priva di civili dove l’artiglieria può fare liberamente fuoco.
Il termine fu coniato nel corso della guerra del Vietnam.
Il conflitto vietnamita generò un linguaggio tutto suo, il Nam Speak, un miscuglio di termini militari e di espressioni gergali ereditate dai soldati della seconda guerra mondiale e della Corea, arricchito dal dialetto dei contadini del sud degli Stati Uniti e dal colorito slang dei neri di Harlem.
Le espressioni sono “molto colorite” ma sono piuttosto pesanti. Basti pensare che il termine GREASED, che significa letteralmente UNTO, nel linguaggio Nam significa UCCISO.
Coreografia | Simona Cieri |
Soggetto | Rosanna Cieri |
Musiche | Yann Tiersen |
Costumi | Mirko Bolognesi |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |