La spudoratezza che domina il tempo che stiamo vivendo vuole messi in piazza perfino i sentimenti più intimi
Il pudore, eretto a difesa della nostra intimità, difende la nostra libertà di aprirci o non aprirci agli altri e ci aiuta a mantenere integra la nostra soggettività. Ma tutto tende ad irrompere in modo indiscreto nella parte più “privata” di noi, con sondaggi d’opinione, statistiche di mercato, mezzi di comunicazione. Questi ultimi giocano un ruolo di primo piano nell’esaltazione di un certo esibizionismo che rende pubbliche storie d’amore, dissidi familiari, confessioni intime, spacciandole falsamente per sincerità.
Quando ogni segreto è portato alla luce, quando tutto è visibile a tutti, allora si ha una omologazione totale che produce frastuono e sguaiataggine e in cui le peculiarità del singolo svaniscono.
State zitti se potete è uno spettacolo in due atti della durata di un’ora e mezzo in cui le musiche di Gioacchino Rossini vengono usate non solo per le caratteristiche di musicalità, ma anche per i testi dei libretti che spesso mettono in luce dissidi e battibecchi, amori travagliati e, soprattutto, l’uso del pettegolezzo come arma di offesa. I brani sono tratti da opere diverse del compositore: La Gazza Ladra, Il Barbiere di Siviglia, L’Italiana in Algeri, Guglielmo Tell, La Cenerentola, Otello.
I brani musicali sono stati gentilmente concessi da: EMI CLASSICS MUSICMEDIA ANTES
Coreografie | Simona Cieri |
Soggetto, sceneggiatura e testi | Rosanna Cieri |
Luci | Francesco Tagliabue |
Costumi | Emanuela Bianciardi |
Consulenza musicale | Dino Castrovilli |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |
“State zitti se potete” è una coproduzione MOTUS A.C. – ARTEUROPA FESTIVAL A.C.