Tango come metafora della vita.
Tango per esprimere l’amore, la passione, l’odio, il conflitto tra sessi, la tenerezza e la violenza. Dove ogni corpo segue il proprio istinto per tornare a ricongiungersi in perfetta sincronia con quello dell’altro.
Tango come provocazione.
Tango dei poveri, considerato volgare e proibito nei salotti. Ma ballato dai ricchi nella penombra dei bordelli.
Tango come ricordo e storia.
Tango di emigrati, nato da una milonguita ballata nelle pampas da chi ha lasciato tutto per una nuova terra e paradossalmente reso celebre dallo sfarzo del musical americano.
Tango come desiderio di libertà.
Tango messo al bando dalla dittatura e affidato come un grido di libertà alle note struggenti del bandoneon degli esiliati argentini.
Tango ambiguo e contraddittorio, come il tempo che stiamo vivendo.
Coreografie | Simona Cieri |
Soggetto, sceneggiatura e testi | Rosanna Cieri |
Musiche | autori vari |
Voce recitante | Paola Lambardi |
Luci | Patrizio Brutti |
Costumi | Emanuela Bianciardi |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |