(Noi con questa faccia un po’ così)
Lo spettacolo tratta il tema, già dibattuto, della creazione artistica e dei rapporti con il mercato, ma ha il taglio fresco di chi quest’esperienza l’ha vissuta sulla propria pelle.
Lo spunto è la presentazione dell’ultimo lavoro di Motus a casa della coreografa Simona, con Paolo Conte ospite d’eccezione e padrino della manifestazione.
L’azione si svolge su due piani distinti anche fisicamente tra loro: la platea, arredata come un appartamento, è il mondo reale, mentre il palcoscenico è il luogo delle riflessioni dell’artista.
In platea si muove la figura della protagonista, una cameriera, che, non casualmente, si chiama Marisa. E’ una donna semplice e un po’ arruffona, toscana e loquace, dotata di una saggezza tutta sua, molto concreta e senza peli sulla lingua. In contrappunto, sul palco, sta la ballerina Simona, tutta dedita alle sue elucubrazioni mentali, alle sue riflessioni sull’arte, alla sua poesia.
Oltre ai ballerini, che rappresentano i pensieri artistici e che danzano sulle musiche di Paolo Conte, un terzo personaggio si aggira per il teatro: Leonardo da Vinci. Le apparizioni surreali di Leonardo hanno valore simbolico. Leonardo è l’arte, quella un po’ artigianale del cinquecento, quella vera e curiosa, quella a prescindere dalle mode e dalle tendenze, quella che guarda avanti e che, col potere dell’immaginazione, ipotizza un futuro.
Altro protagonista è il pubblico che, nella finzione scenica, rappresenta il gruppo di invitati, accorsi numerosi solo a causa della annunciata presenza dell’artista Paolo Conte.
La storia non è a lieto fine, anzi evolve in una serie di piccoli disastri, resi comici dalla cameriera Marisa, e nella cancellazione dello spettacolo.
Paolo Conte, come il successo, non arriva e l’artista rimane solo con la sua arte.
Coreografie | Simona Cieri |
Soggetto, sceneggiatura e testi | Rosanna Cieri |
Musiche | Paolo Conte |
Attrice | Letizia Vannoni |
Voce recitante | Paola Lambardi |
Luci | Francesco Tagliabue |
Costumi | Emanuela Bianciardi |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |