MIXMOTUS nasce come il condensato del “MOTUS pensiero”, dall’esigenza, cioè, di riassumere in un solo spettacolo i temi trattati nelle produzioni precedenti
Evitando accuratamente le ripetizioni, ma di tanto in tanto rivisitando e reinterpretando in chiave nuova alcuni brani celebri della compagnia, lo spettacolo affronta problemi tipici del mondo della danza e li usa come filo conduttore per spingersi oltre. Quello che accade fuori dai teatri e dalle sale di accademia, entra allora prepotentemente dentro fino a che il confine tra il mondo ballettistico e quello della vita reale svanisce.
Col linguaggio parlato e con quello gestuale i MOTUS si interrogano sul significato della produzione artistica, che non può e non deve essere pura esibizione tecnica, ma piuttosto un modo di raccontare e raccontarsi: è la vita che va in scena. La vita del nostro tempo, con limiti e contraddizioni, ma anche la vita in senso assoluto fatta di sentimenti, emozioni e di domande spesso senza risposta.
Argomenti importanti quelli che MIXMOTUS mette in scena, ma affrontati con lo stile ironico e sarcastico che caratterizza tutta la produzione dei MOTUS fatta di momenti drammatici che vengono continuamente alleggeriti da gags e battute comiche. Lo spettatore, anche non addetto-ai-lavori, viene così preso per mano e garbatamente indotto a riflettere non come semplice fruitore, ma piuttosto come protagonista egli stesso dell’eterno gioco del teatro.
Coreografie | Simona Cieri |
Sceneggiatura e testi | Rosanna Cieri |
Musiche | autori vari |
Attore | Guido Bocci |
Costumi | Emanuela Bianciardi |
Luci | Francesco Tagliabue |
Consulenza musicale | Roberto Nannetti |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |
Il maestro Nannetti è autore della parte musicale del brano Chedolorerap