In assenza di Dio non è un allestimento filosofico, ma piuttosto una esortazione ad una lucida assunzione di responsabilità.
Nel periodo storico che stiamo vivendo, la minaccia del risorgente fanatismo religioso si sta rivelando anche più pericolosa di quella del fanatismo politico.
Vecchi dogmatismi e salvazionismi religiosi tornano (con le loro fulgide promesse di perpetua felicità ai Popoli Eletti, ma per ciò stesso tra loro arcinemici) a far breccia tra le personalità più affamate di certezze e più incapaci di convivere con i rischi del pensiero libero.
L’avventura umana è sì entusiasmante ma è anche drammatica, commovente ma non certo paradisiaca e richiede impegno.
La scelta di affidare i propri destini ad un Dio è allora sintomo di impotenza e di poca voglia di assumere responsabilità?
E cosa accadrebbe se il genere umano dovesse ritrovarsi senza alcun Dio e fosse costretto a guardare in faccia la realtà senza filtri di trascendenza?
Quello che fa più paura al genere umano è forse il fatto di trovarsi costretto a individuare valori su cui incentrare una serena convivenza tra comunità diverse e all’interno di una stessa comunità, quello di ridisegnare delle regole che possano definirsi etiche e abbraccino valori universalmente condivisi, e anche quello di applicare scelte coraggiose che possano avere un impatto dirompente su abitudini consolidate e comportamenti strutturati.
Lo spettacolo è prodotto con il contributo di Regione Toscana e Comune di Siena
Coreografie | Simona Cieri |
Soggetto e Sceneggiatura | Rosanna Cieri |
Musiche | autori vari |
Costumi | Compagnia MOTUS |
Riprese Video | Simona Cieri, Gino Massari |
Video Editing | Simona Cieri |
Danzatori | Martina Agricoli, Maurizio Cannalire, Simona Cieri, Simona Gori, Federica Morettini, Riccardo Pardini |
Regia | Rosanna e Simona Cieri |