27 Settembre Khorakhanè Danza a MOVE OFF

Rassegna Move off

Venerdì 27 Settembre alle ore 21,30

Castelnuovo Berardenga

Teatro Alfieri

Compagnia Khorakhanè Danza

“MareMadre” (Oltre l’Acqua)

Coproduzione:     XX° Festival Internazionale Abano Danza
Festival  delle  Arti – Fabbrica  Lumiere –  A.R.CO  Danza
Con il  Sostegno  del Ministero per i beni e le  Attività Culturali  –  (MIBAC) e  Regione  Veneto

Coreografia e regia: Luciano  Firi
Scenografia:         Centro   A.C.L.E.D
Musica compasta da:  Sandro  Varisco
Voce   Narrante:     Giorgio  Penzo
Poesie  di:          Francesco  Guccini
Elaborazione  Musicale di: The Silent Sound – Marco Spanio
Costumi & Colorazioni: Sonia  Padoan  & Paola  Reoli
Light Desidner:       Andrea  Grussu
Regia  Video::        Stefano  Viero

Il mare-grembo della sua città natale ha ispirato a Luciano Firi la coreografia di“Mare Madre (oltre l’acqua)”, dedicata e pulsante creazione che restituisce allo spettatore il fascino liquido e cangiante di questa città, Chioggia, per storia, cultura, tradizioni prossima e quasi sorella, ma diversissima sorella, della grande Venezia.
Con gli occhi incantati di chi esplora i percorsi dell’immaginario che pur si rivela nella vita di tutti i giorni, il coreografo indaga i percorsi e le insidie di questo impareggiabile territorio ’acque affacciato sul Mare Adriatico, ora luminoso ora chiaroscurale, le sue lagune dense di natura, di uomini e di animali, di storia e di leggende, territorio di un altrove che si perde nelle profondità dell’anima. Dove l’acquatico rapporto con la madre è dapprima generatrice di vita fonte di felicità fusionale, ma il cui equilibrio evoluto (“oltrel’acqua”appunto) è condizione imprescindibile per la sopravvivenza.
“Mare Madre (oltre l’acqua)” è perciò metafora di una condizione universale che dalla storia piccola di ciascuno di noi abbraccia la storia dell’universo nelle infinite sfaccettature di una danza” che tutti siamo invitati a interpretare cogliendone l’armonia (dis-armonia) e il senso non senso).
Non troppo canonico, ma sen’altro suggestivo, l’assemblaggio dei riferimenti letterari rinvenibili nell’opera, da “Il vecchio e il mare” di Hemingway alle poesie di Francesco Guccini.
La coreografia è un affresco di corpi che tracciano emozionanti quinte plastiche in movimento verticale e un suggestivo intrecciarsi degli spazi individuali con i quadri dinamici degli assiemi, umeggiati da tagli coloristici che ricordano taluni esiti cromatici della grande pittura veneziana.
“Mare Madre (oltre l’acqua)” si snoda ricca di grande dinamismo e di sommesse pause, splendidamente interpretate dai ballerini, come il fluire dell’acqua, elemento essenziale della vita, che dalla sorgente va verso ol mare, divenendo ruscello, torrente e fiume, secondo un ritmo che è anche il ritmo del tempo che trascorre intorno e dentro di noi.

 

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